Emergenza Coronavirus

Asstra: pubblicato il “Documento di Posizione”

Asstra: pubblicato il “Documento di Posizione”

Asstra ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il Documento di Posizione che esprime la linea delle imprese che operano nel Tpl. Nel documento sono riportate tutte le misure che l'associazione reputa necessarie, nel breve e medio periodo e il relativo impatto economico, per una progressivo ritorno alla normalità.

Nei giorni scorsi Asstra, l'associazione l’associazione nazionale maggiormente rappresentativa delle imprese di trasporto pubblico locale in Italia ha pubblicato il "Documento di Posizione" in cui oltre a rappresentare tutti gli indicatori dell'intero settore del trasporto pubblico travolto dall'emergenza Coronavirus ha individuato le misure operative che le imprese possono mettere in atto, nel breve e medio periodo e compatibilmente con i vincoli economici, normativi ed organizzativi, per la gestione della ripartenza dei servizi.     Oltre alla serie di richieste di richieste di natura economica necessarie per mitigare l'impatto economico su un settore in crisi (sono attesi infatti 600 milioni per il tpl nel Decreto di Aprile che il Governo si appresta a licenziare), l'associazione richiede il rifinanziamento del fondo di solidarietà tpl, l'anticipazione entro giugno dell'80% del fondo nazionale trasporti, nel documento Asstra individua diversi assi di intervento per la salvaguardia di un comparto che avrà bisogno di molto tempo prima di tornare alla normalità.    Le misure proposte  contenute nel documento – sottolinea Asstra – si riferiscono alla gestione delle fasi emergenziali: "E’ indubbio – si legge nella premessa – che si deve trarre il massimo del beneficio da alcune soluzioni che hanno un’incidenza positiva di carattere strutturale sui sistemi della mobilità e sulle integrazioni tra il mondo dei trasporti e il tessuto produttivo, ma allo stesso tempo gli obiettivi strategici di medio lungo periodo, vale a dire gli investimenti in mobilità sostenibile e la qualità della vita dei territori, non possono essere sostituiti e devono rappresentare il cardine di ogni sana politica della mobilità".   Per una visione dettagliata delle misure proposte dall'Associazione si rimanda alla versione integrale del Documento consultabile qui. 

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