Su Atm si abbatte uno tsunami. Per gli appalti sui sistemi di segnalamento delle metropolitane milanesi finiscono nel mirino della procura dirigenti e manager
Secondo quanto riportato in queste ore dall’edizione web del “Corriere della Sera” la Procura e la Guardia di Finanza di Milano ha eseguito 12 arresti (più uno ai domiciliari) nei confronti di dirigenti dell’azienda di trasporto milanese e di manager di aziende fornitrici di Atm. Per tutti l’ipotesi di reato è corruzione e turbativa d’asta.
Fra tutti gli arrestati spiccano i nomi del responsabile dell’Unità Amministrativa Tecnica Complessa sugli impianti di Segnalamento e Automazione delle Linea Metropolitana 1,2,3 e 5e di un importante manager del colosso tedesco Siemens.
L’indagine avviata dalla procura meneghina si è concentrata sugli 8 appalti per la fornitura dei sistemi di segnalazione automatica per le metropolitane milanesi.
Nell’inchiesta sono coinvolti alcuni colossi come Siemens Mobility, Alstom Ferroviaria e Ceit e Engineering Informatica per effetto della legge 231 del 2001 che attribuisce una responsabilità amministrativa ai soggetti per i reati commessi dai dirigenti nell’interesse aziendale. Intanto, l'azienda di trasporto milanese, alla luce degli eventi ha diramato un comunicato stampa in cui si ribadisce totale collaborazione con gli inquirenti: "ATM – si legge nella nota – sin da subito ha prestato la propria fattiva collaborazione alle Autorità inquirenti anche al fine di determinare al più presto gli elementi relativi alle responsabilità dei soggetti indagati e assumere tutti i conseguenti provvedimenti a riguardo. L’Azienda è del tutto estranea ai fatti contestati, attribuiti ai singoli soggetti che, a quanto si apprende, avrebbero agito autonomamente in violazione del Codice Etico di ATM ancor prima che in violazione delle norme di legge. Di conseguenza, ATM ha già dato incarico ai propri legali al fine di tutelare l’Azienda in tutte le sedi opportune."