Nei vari comunicati stampa diffusi in queste ore le aziende di trasporto, gli enti locali e il governo parlano di test superato
Il timore del caos nel primo vero test per le aziende Tpl aleggiava nell’aria. E invece, a giudicare dai comunicati giunti nelle redazioni si può ragionevolmente parlare di esame superato.
Gli occhi di tutti erano puntati sulla capacità delle aziende Tpl di far fronte in maniera ordinata e nel pieno rispetto delle linee guida sul trasporto pubblico all’inevitabile incremento del numero dei passeggeri nelle fascie orarie solitamente congestionate.
Nel corso della giornata sono arrivati i primi dati e i primi commenti: con una nota diffusa in serata la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sottolineato che “da un primo monitoraggio sul trasporto su gomma extraurbano, condotto su 16 imprese in tutta Italia, è stato rilevato un incremento medio della domanda del 15% rispetto alla scorsa settimana. Sul trasporto urbano la media sul campione testato rileva un incremento del 15%. Pressoché invariato è risultato il flusso dei viaggiatori sui treni locali”.
A Milano Atm ha comunicato che il trasporto pubblico non è stato preso d'assalto. I passeggeri sono aumentati del 20% rispetto alla scorsa settimana, arrivando a circa il 55% della frequenza normale, con picchi fino al 70 negli orari di punta.
Anche a Roma situazione sotto controllo. L’Atac ha comunicato che “il servizio si è svolto regolarmente sia in superficie che in metropolitana, non riscontrando criticità”. Anche qui volumi lontani dalla soglia di crisi: nel complesso nella capitale il servizio ha fatto registrare solamente un più 8% rispetto a una settimana fa. Anche le linee della metropolitana, quelle solitamente più affollate, nell’orario 7-9 del mattino il numero di viaggiatori si è mantenuto ampiamente al di sotto del limite dell'80. “Sulla metro A – a fatto saper l’azienda capitolina – l'affollamento medio è stato infatti di circa 400 persone per treno, pari al 33% della capienza dichiarata dal costruttore, con una presenza media per vagone di circa 60 persone”.
Anche in Liguria il Presidente Toti, ha parlato di giornata positiva: “Tutte le aziende del servizio pubblico – ha commentato – hanno dichiarato che l'affollamento dei mezzi ha rispettato le regole e in alcuni casi è stato inferiore alle previsioni”.
Situazione sotto controllo anche in Emilia Romagna dove non si sono registrati problemi di affollamento.
Complessivamente, dunque, il sistema dei trasporti ha retto all’urto del primo giorno di scuola ma, come evidenziato dalle stesse aziende, con numeri molto lontani se paragonati a quelli del primo giorno di scuola dello scorso anno.
I prossimi giorni diranno se le misure introdotte da quasi tutti gli istituti scolastici (che hanno differenziato gli orari d’ingresso per gli studenti) saranno sufficienti a scongiurare gli affollamenti.