Il presidente di Asstra Andrea Gibelli sulla possibile proroga dello stato di emergenza conferma che le imprese del Tpl sono attrezzate. Preoccupazione per i ricavi da traffico
Non è ancora ufficiale ma nella prossima settimana sul tavolo del Presidente del Consiglio arriverà il decreto di proroga dello stato di emergenza. E’ quasi certo un prolungamento dei poteri straordinari visto l’attuale andamento dell’epidemia.
A fronte di una crisi che non sembra avere limiti il Presidente di Asstra Andrea Gibelli, interpellato sabato scorso dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, sulla possibilità di una proroga dello stato di emergenza ha espresso la preoccupazione dell’intero settore per la tenuta degli equilibri economici e finanziari delle imprese Tpl.
«Prendiamo atto della volontà del governo – ha dichiarato al quotidiano di Confindustria. Il tpl è già attrezzato, ma c'è allarme sui ricavi da traffico. La proroga eventuale dello stato di emergenza porterà a peggiorare i conti, che così potrebbero sfondare a fine anno quota 2 miliardi di mancati ricavi. L'incertezza spinge gli utenti ad acquistare il biglietto singolo e non l'abbonamento. Servono più fondi e un forte contrasto all'evasione tariffaria».
Gibelli ha ricordato che il settore del tpl è stato duramente colpito dalla crisi sanitaria: “ Rispetto ai 15 milioni al giorno pre-Covid, i passeggeri trasportati durante il periodo di lockdown sono stati il 10%. Nel mese di maggio la riapertura parziale di alcune attività economiche del Paese ha fatto registrare un timido incremento (+7%). Dal mese di giugno, con l'apertura di ulteriori attività economiche, a livello medio nazionale la domanda si è attestata al 35/40% dei livelli pre-Covid e si stima che raggiungerà il 60% (85% nelle ore di punta) nel mese in corso, con la riapertura delle scuole. Nel complesso però la situazione resta critica e si stima una contrazione media annua del 50%, con una perdita di 7,5 milioni di passeggeri al giorno. Il distanziamento di un metro fra i passeggeri a bordo mezzo ha infatti ridotto drasticamente il numero di posti offerti”.