Mobilità del futuro

La spinta del venture capital alla mobilità aerea urbana

La spinta del venture capital alla mobilità aerea urbana

L’interesse del venture capital allo svipuppo della nuova frontiera della mobilità urbana

La mobilità aerea urbana è dietro l’angolo e scatta la corsa degli investitori a finanziare lo sviluppo delle aziende impegnate nella mobilità del futuro. E’ quanto si apprende dal quotidiano economico “Il sole 24 Ore” che nell’edizione odierna riporta il forte interesse da parte degli investitori in un settore destinato a rivoluzionare la mobilità urbana.

 

In questi ultimi mesi – scrive il quotidiano – le aziende impegnate nello sviluppo di vettori per la mobilità aerea urbana hanno raccolto oltre 1,5 miliardi di dollari. La pandemia, che ha duramente colpito l’intero settore aereo, ha innescato la corsa alla realizzazione dei veicoli eVTOL (electric vertical takeoff and landing), piccoli aerei elettrici fino a quattro posti a decollo e atterraggio verticale, con un raggio di azione di 50 chilometri con una velocità di 80 km l’ora, considerati una opzione per il trasporto urbano perché meno inquinanti essendo elettrici e adatti a decongestionare le città.

 

Il quotidiano sottolinea che a catalizzare l’attenzione degli investitori sono state due realtà: la tedesca Lilium e l’americana Joby Aviation che da sole hanno raccolto circa l’85% del valore totale finanziato. Dietro a queste start up ci sono la tedesca Volocopter, la cinese Ehang, Archer Aviation, Blade Aviation.

 

Per quanto riguarda le prospettive del mercato un rapporto della nota società di consulenza Deloitte stima che il «mercato della mobilità aerea» degli Stati Uniti inizierà a prendere forma a partire dal 2025 e si stima un giro d’affari di 115 miliardi di dollari entro il 2035 oltre alla creazione di 280mila posti di lavoro.

In generale le società impegnate nello sviluppo del “volo urbano” hanno ridotto di molto i tempi per i primi voli sperimentali che sono tutti programmati entro il 2025.

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