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Umbria: gara Tpl, scontro tra regione e sindacati

Umbria: gara Tpl, scontro tra regione e sindacati

Rapporti tesi tra l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche e i sindacati sulla riorganizzazione del trasporto regionale su gomma.

Con una nota diffusa in queste ore l’assessore regionale ai trasporti  Enrico Melasecche ha respinto le critiche piovute dalle organizzazioni sindacali riguardo il progetto di riorganizzazione del trasporto regionale su gomma che andrà a gara nelle prossime settimane.
Pomo della discordia lo spacchettamento in 4 lotti del servizio di trasporto, previsto nel bando, che sta trovando la ferma opposizione delle organizzazioni sindacali con in testa CGIL e CISAL.

Da una parte la Regione, convinta della necessità di superare l’attuale assetto del trasporto regionale in direzione di una profonda riorganizzazione e razionalizzazione, dall’altra le organizzazioni dei lavoratori del settore che temono una riduzione del servizio e che parlano apertamente di “distruzione del servizio di trasporto”.

Dalle parti di Corso Vannucci, sede della Regione, si sottolinea che il lotto unico non solo è già stato oggetto di un pronunciamento sfavorevole da parte dell’Autorità per la concorrenza ed il mercato, che lo ha espressamente escluso in una corrispondenza con la Regione Umbria già diversi anni or sono, ma è sostanzialmente vietato dalla normativa di settore. Inoltre i 4 lotti si inseriscono in una riorganizzazione del bacino regionale che rimane unico.

Per le OO.SS. la legge 50 (DL 50/2017 )prevede invece la possibilità per gli enti di fare scelte diverse: “La legge 50 – ha dichiarato nei giorni scorsi Ciro Zeno della Cgil trasporti – non obbliga la Regione a fare gare con più bacini. La Regione può scegliere come fare la gara. Gli consente anche di dare il servizio in house. Qui stiamo parlando di scelte politiche, chiare ed inequivocabili – conclude Zeno -. Si vuole distruggere il TPL in Umbria”.

Pronta la risposta dell’assessore Melasecche che ha respinto le accuse: per l’assessore è falso il taglio del 25% del budget, che invece “sarà prossimo a quello odierno, con un costo chilometrico più alto rispetto alla gara che la stessa Busitalia si è aggiudicata di recente a Padova”.
Respinta inoltre l’affermazione del taglio di 13 milioni dal budget attuale e conferma della necessità di procedere con la gara che, secondo Melasecche, “serve ad evitare un ulteriore aumento, ritenuto dal bilancio regionale, assolutamente impossibile da sopportare”.
Sulla questione del lotto unico l’assessore è deciso: “il lotto unico limita la concorrenza, ma l’aspetto fondamentale è che tale ipotesi costringerebbe a tagliare drasticamente i servizi e va contro gli interessi degli utenti che i sindacalisti dicono di voler tutelare”.

Quanto alla riduzione del servizio Melasecche respinge l’accusa:”Si tratta di enormi sciocchezze – dichiara –  perché verranno messi a gara gli stessi km di oggi, non solo, se i comuni che, come auspichiamo, riuscissero ad incrementare la velocità commerciale dei propri servizi, favorendo il trasporto pubblico rispetto alle auto, i km reali potrebbero addirittura aumentare. Noi vogliamo più passeggeri, più biglietti venduti, meno soldi pubblici da destinare al servizio, esattamente ciò che prevede la normativa nazionale di settore che le precedenti amministrazioni non hanno perseguito obbligando gli umbri, oggi, cioè questa giunta, a pagare una penale di 6.000.000 di euro”.

Smentite infine anche tutti gli allarmi sulla perdita di posti di lavoro, e deciso no alla tassa di scopo da parte della Regione.

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