Nel Report trimestrale dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità si registra la ripresa del settore ferroviario, marittimo e aereo. Calo degli spostamenti in auto.
Nel consueto rapporto diffuso in questi giorni dall’Osservatorio del Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibile nel terzo trimestre di quest’anno la mobilità nel nostro paese fa registrare la netta ripresa del trasporto collettivo, che segna una forte crescita della domanda di mobilità rispetto all’analogo periodo del 2021, con aumenti compresi tra il 2% degli autobus extraurbani su rete Anas e il 289% dei servizi marittimi crocieristici.
Frena il trasporto stradale di veicoli leggeri su rete Anas che registra nel trimestre un leggero calo (-3%) rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. In crescita anche il trasporto aereo, con un aumento dei passeggeri pari al 56%, il trasporto pubblico locale (+3%) e i passeggeri sui traghetti (+10%). Straordinaria la crescita delle crociere, che, seppur ancora indietro rispetto ai livelli pre-pandemici, nel terzo trimestre 2022 recuperano 31 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Livelli superiori a quelli del 2019 per il trasporto stradale delle merci su rete Anas e sulle autostrade e per i passeggeri sui traghetti. Scarti inferiori al 10% rispetto al pre-Covid-19 si registrano, invece, per il trasporto stradale di veicoli leggeri, per la domanda di servizi ferroviari (AV e Intercity) e aerei e per il trasporto pubblico locale.
Confrontando i dati del terzo trimestre 2022 con quelli pre-Covid (stesso periodo del 2019) emerge come il traffico stradale e ferroviario di passeggeri sia ancora leggermente inferiore a quello pre-pandemico (con valori compresi tra il -2% e il -6%), ma se per il primo si nota un peggioramento rispetto al secondo trimestre su rete ANAS (3 punti percentuali persi), per quello autostradale e ferroviario si rileva una tendenza opposta (3 punti percentuali recuperati sulle autostrade e da 2 a 13 punti percentuali guadagnati per i servizi regionali e di AV rispettivamente). Per quanto riguarda il traffico stradale di veicoli pesanti si confermano valori stabilmente superiori a quelli del 2019, sia sulla rete ANAS (+2% nel terzo trimestre, seppur in lieve flessione rispetto al secondo trimestre con 4 punti percentuali persi), che sulla rete delle autostrade (+3% nel terzo trimestre, in linea con il valore registrato nel secondo trimestre 2022). Infine, il trasporto pubblico locale appare ancora inferiore di circa il 6% rispetto al corrispondente periodo del 2019, ma in ripresa rispetto a quanto rilevato nel secondo trimestre 2022 (+2 punti percentuali).
Nel bimestre luglio-agosto 2022 il traffico aereo mostra ancora una riduzione per i passeggeri (-8%) rispetto al 2019, ma una chiara tendenza positiva rispetto a quanto rilevato nel trimestre precedente (4 punti percentuali guadagnati). Parallelamente, il traffico delle merci presenta un valore comparabile a quello del 2019, anche se in lieve calo (-2 punti percentuali) rispetto al secondo trimestre del 2022. Sempre nel bimestre luglio-agosto 2022 il traffico marittimo sui traghetti si colloca su livelli superiori del 13% a quelli pre-pandemici (3 punti percentuali in più rispetto al secondo trimestre 2022), mentre quello relativo alle crociere è ancora inferiore del 18%, ma in crescita di 31 punti percentuali rispetto al secondo trimestre dell’anno.
Quanto alle principali tendenze della mobilità nelle città che emergono dall’analisi di database open source, nel terzo trimestre 2022, la permanenza nei dintorni dei luoghi di residenza è aumentata dell’1% rispetto al periodo pre-pandemico (in linea con la crescita osservata nel secondo trimestre), gli spostamenti per acquisti di prima necessità (negozi di alimentari, mercati, farmacie e parafarmacie) sono aumentati del 18% (+14% nel secondo trimestre), quelli verso altri luoghi (piazze, parchi, giardini pubblici, spiagge, porti turistici) del 108% (+61% nel secondo trimestre), a fronte di riduzioni dell’1% degli spostamenti verso ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema (-6% nel secondo trimestre) e del 19% per quelli verso i luoghi di lavoro (-11% nel secondo trimestre).
(fonte:mit.gov.it)