Dalla collaborazione tra Roma Servizi per la Mobilità e l’operatore della micromobilità Dott prende il via nella capitale il progetto Europeo volto a prevenire incidenti e cattivi comportamenti alla guida dei monopattini elettrici.
Al via a Roma l’iniziativa europea RideSafeUM: un nuovo progetto cofinanziato da EIT Urban Mobility, organismo dell’Unione Europea, volto a prevenire incidenti e cattivi comportamenti alla guida dei monopattini elettrici.
In collaborazione con Roma Servizi per la Mobilità e l’operatore della micromobilità Dott, entrambi partner italiani del progetto, in consorzio con altri 10 partner distribuiti tra Barcellona e Salonicco, RideSafeUM fornirà agli utilizzatori di monopattini elettrici informazioni in tempo reale e sempre aggiornate sulle normative locali, e raccoglierà dati anonimi sulle corse effettuate nella Capitale italiana. I dati serviranno dunque per educare i cittadini al corretto utilizzo dei mezzi e consentiranno anche ad Istituzioni e operatori di rilevare le principali aree problematiche della città, potendo quindi adattare le politiche di mobilità alle effettive esigenze della Città in materia di regole, infrastrutture e miglioramenti della sicurezza stradale.
Il progetto nasce in risposta all’esigenza di rendere più sicura la micromobilità e di incoraggiare un utilizzo maggiore e migliore di questi mezzi di spostamento, diventati punti chiave per il futuro del nostro sistema di mobilità. RideSafeUM fornirà, dunque, una relazione oggettiva in caso di incidenti e raccoglierà dati per scopi di ricerca, elaborazione e gestione delle politiche di mobilità nella Capitale italiana. Gli utenti potranno beneficiare di maggiori e più dettagliate informazioni sulle restrizioni esistenti, quali limiti di velocità e aree di parcheggio dedicate, e un’assistenza più rapida in caso di incidente; mentre le amministrazioni cittadine potranno ottenere dati specifici su eventuali incidenti e scorrettezze alla guida, che aiutano ad implementare una migliore regolamentazione e un uso più mirato dello spazio pubblico.
Durante la fase sperimentale, tutti gli utenti che contribuiranno al test e alla taratura dell’algoritmo di Intelligenza Artificiale saranno ricompensati con l’equivalente di 50€ ogni settimana sotto forma di sconti sui noleggi.
Come funziona il progetto pilota a Roma
Per aderire al progetto pilota, è sufficiente scaricare l’app RideSafeUM Roma e selezionare uno dei monopattini Dott presenti nella Capitale, appositamente segnalati ed equipaggiati con un particolare porta cellulare che permetterà di monitorare l’esperienza del viaggio ed informare gli utenti delle regolamentazioni in essere. Posizionando il cellulare nell’apposito spazio, basterà iniziare il proprio viaggio: durante la corsa, in alcune aree selezionate della città di Roma, l’app mostrerà le informazioni essenziali da conoscere come, ad esempio, dove gli utenti possono o non possono transitare, i limiti di velocità da tenere e le aree dove il parcheggio è consentito o inibito. Dott, infine, omaggerà il 50% della successiva corsa a Roma a tutti coloro che aderiranno al progetto pilota.
Tecnologie avanzate per la sicurezza
La app RideSafeUM si basa sull’integrazione di un computer-vision software che lavora con la fotocamera del cellulare degli utenti, il GPS e accelerometro del mezzo. L’app è collegata ad una dashboard cittadina configurata con tecnologie di geofencing in cui vengono impostati i parametri di guida locali, consentendo così alle autorità di identificare, gestire dinamicamente e monitorare eventuali problemi di sicurezza dei servizi di micromobilità, attuando, quando necessario, test pilota per provare l’efficacia di specifiche misure di sicurezza da introdurre poi su vasta scala. La versatilità è uno dei valori fondamentali di RideSafeUM, e per questo il progetto è in fase di test anche a Salonicco, dove, come a Roma, coinvolge i mezzi dedicati allo sharing, e a Barcellona dove invece coinvolge i mezzi di proprietà privata.
“Il sistema funzionerà seguendo una comunicazione bilaterale: da un lato l’utente visualizzerà le indicazioni in tempo reale (tramite l’app del progetto oppure dell’operatore); dall’altro, in caso di incidente o irregolarità, verranno inviate alle autorità segnalazioni anonime, utilizzando una funzione black-box che consentirà di classificare gli incidenti e, se necessario, di inviare una risposta rapida di assistenza da parte delle autorità.” – conclude Elena Cristobal Casado, Project Lead, RideSafeUM
Grazie a RideSafeUM, gli operatori europei di micromobilità condivisa potranno adattare in modo semplice i propri servizi ai cambiamenti nelle normative, imparare dai dati raccolti e diffondere la cultura della sicurezza tra i loro utenti.