Il Comune di Verona ha approvato il nuovo piano sosta che sostituisce quello datato 1999.
La Giunta comunale di Verona ha adottato la revisione del piano comunale – datato 1999 – in linea con quanto già adottato e approvato dal PUMS, con l’obiettivo di riequilibrare lo spazio urbano al fine di offrire a tutti gli utenti, automobilisti, pedoni, ciclisti e trasporto pubblico locale spazi adeguati e sicuri.
Il nuovo piano della sosta rappresenta un passo in avanti e avvicina la città a un sistema di mobilità sostenibile. I provvedimenti e le misure introdotti nel documento, infatti, si integrano con gli interventi che sono in corso per migliorare la mobilità urbana, fornendo inoltre risposte ad alcuni annosi problemi come la sosta selvaggia in molti quartieri della città quali Borgo Trento, San Zeno, Veronetta e Cittadella e recepisce le richieste dei residenti dei quartieri limitrofi al centro.
Le misure adottate prevedono una serie di provvedimenti a corredo del piano stesso come la pedonalizzazione di alcune vie e piazze cittadine e l’eliminazione delle fasce di ingresso libero in Ztl, e si integrano con la realizzazione della filovia, la creazione di 25 km di nuove piste ciclabili e di nuove Zone 30, a favore di una mobilità urbana sostenibile.
Non viene realizzata nessuna Ztl in Borgo Trento, i permessi per entrare in Ztl rimangono invariati, così come non cambia nulla per lo scarico merci a favore delle attività economiche. Il nuovo piano punta ad una città più vivibile e a misura di persona. Un cambio culturale per una città più vivibile e di stampo europeo.
“Un piano complesso che consta di più misure, per una visione complessiva della città e dei suoi quartieri che si integra con la realizzazione della filovia, la creazione di 25 km di nuove piste ciclabili e di nuove Zone 30, a favore di una mobilità urbana sostenibile – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari nel corso della conferenza stampa di presentazione-. L’obiettivo dei vari provvedimenti – ha aggiunto – è quello di rendere la città e i suoi quartieri più vivibili e più a misura di persona, dove residenti e attività commerciali convivono insieme nel rispetto delle diverse esigenze. Il piano comprende numerosi interventi, alcuni puntuali partiranno già in estate dopo la chiusura delle scuole, altri dopo i dovuti passaggi amministrativi, per un iter graduale che andrà a regime nel 2026”.
“Anche il commercio è coinvolto in questa visione complessiva e tale approccio è frutto di un lavoro di condivisione con le parti coinvolte – ha infine dichiarato l’assessore alle Attività produttive Italo Sandrini-. Il piano è il frutto di un lavoro di consultazioni e valutazioni preventive al fine di far convivere le esigenze di tutti: cittadini, commercio e turismo. Il cambiamento che ci apprestiamo ad attuare presuppone un cambio culturale che richiede tempo, ma questi interventi contribuiranno a rendere la nostra città più appetibile per i cittadini e a darle una visione sempre più internazionale”.
(comunicato stampa)