Dopo Inghilterra e Francia è ora disponibile anche in Italia l’App per il trasporto urbano su due ruote con conducente, Fasto.Bike. È una sorta di Uber delle moto: Milano, Napoli, Firenze le prime città dove il servizio è disponibile.
L’intenzione è quella di superare tutti gli ostacoli che rendono una corsa in Taxi una specie di “mission impossible”. L’App si chiama Fasto.Bike, a fondarla a Londra (grazie al crowdfunding della piattaforma Go) sono stati due indiani, Manasjvoti Bhuyan e Swagata Bardoloi, ed entrambi fanno i pendolari tra l’Italia e l’Inghilterra. Probabilmente esausti di un servizio inesistente i due hanno pensato bene di importare anche in italia il servizio taxi su due ruote (in India spopola da sempre) e rendere così più facili, veloci e meno costosi i trasferimenti in città.
E così, dopo Inghilterra e Francia, hanno deciso di sbarcare in Italia in un momento di piena emergenza taxi. I 9 milioni di abitanti di Londra hanno a disposizione 91 mila taxi, uno ogni cento abitanti, i 2,2 milioni di parigini possono contare su 20mila taxi, anche qui, grosso modo, uno ogni cento abitanti. A Roma i taxi sono 7.627 per 2,9 milioni di abitanti, uno ogni 380 residenti, a Milano 4855 per 1,4 milioni, uno ogni 290. In più ci sono i turisti e gli eventi importanti che in tutte queste città drenano la richiesta di taxi e ovviamente incidono negativamente sulla quantità dell’offerta per chi vi risiede e lavora. Per ora le prime città dove il servizio è disponibile (si stanno reclutando i conducenti) sono Napoli, Firenze e Milano. Per le altre si vedrà (corporazione dei Taxi permettendo).
Fasto Bike è una sorta di Uber su due ruote: attraverso l’App chiunque può offrire un passaggio stabilendo una tariffa. Il cliente clicca sul cellulare, la accetta e paga la transazione. L’App è super accessibile, velocissima e davvero conveniente, giurano i fondatori. Il principio è semplice: chiunque sia maggiorenne, abbia la patente e sia in possesso di una due ruote regolarmente assicurata può iscriversi all’App e cominciare a rispondere alle richieste dei clienti, portandoli in giro a prezzi più contenuti di quello dei veri taxi e guadagnando. L’unico ostacolo da superare è la necessità di ottenere in una scuola guida un certificato Ka per la guida professionale di un motoveicolo, di fatto si tratta dell’abilitazione professionale destinata a tutti i motoveicoli di peso inferiore a 1,3 tonnellate.
L’App è promozionata su tutti i social, ora anche in lingua italiana. Ogni corsa viene monitorata mediante Gps, quindi ciascun viaggio è controllato dall’inizio alla fine per garantirne la sicurezza. Inoltre dopo la corsa sia il passeggero che il driver possono valutarsi a vicenda e in caso di valutazioni troppo basse, chi le riceve può essere rimosso.
È anche sempre attivo un servizio di assistenza ai clienti. Attraverso l’App è possibile prenotare lo scooter con conducente pure dall’estero, il turista straniero può così organizzare per tempo i propri spostamenti urbani. Aggiunge Bhuyan: «Prevediamo la possibilità di prenotare viaggi fino a 30 giorni in anticipo e persino di organizzare corse multiple con amici e familiari, vorremmo non fosse una semplice App per il ride-hailing ma una porta, profondamente radicata nella comunità locale, verso nuove possibilità ed esperienze.