L’azienda capitolina di trasporti torna in positivo e chiude il bilancio 2023 con un utile di 11 milioni di euro.
Chiusura con il segno più per l’azienda comunale dei trasporti. Atac ha chiuso il bilancio 2023 con un utile di esercizio di 10.950.150 euro, migliorando il risultato dell’anno precedente di circa 61 milioni, come spiega una nota dell’azienda.
“Il valore della produzione è pari a € 970,5 milioni, con un incremento rispetto al 2022 di € 20,5 milioni. L’incremento deriva principalmente dalla voce «Ricavi da vendita titoli di viaggio» (+ € 31,1 milioni)”.
“Abbiamo ereditato Atac sull’orlo del fallimento – ha voluto sottolineare il sindaco Roberto Gualtieri – mentre adesso è per la prima volta in utile, grazie ad una gestione efficace che ha intrapreso un percorso virtuoso di risanamento e di rilancio. Per farlo ci siamo affidati ad un management di alto livello, abbiamo fatto uscire la società dal concordato preventivo e consentito l’avvio di una stagione record di investimenti che vanno dalla realizzazione in corso di un piano di manutenzioni senza precedenti e dall’assunzione di centinaia di autisti, fino all’avvenuto acquisto di centinaia di nuovi bus, di decine di nuovi convogli della metro e alla più grande gara europea per l’acquisto di tram”.
“I costi della produzione sono pari a € 947,7 milioni – spiega ancora Atac – con un decremento rispetto al 2022 di € 44,4 milioni. Il decremento è imputabile principalmente dalla voce «Costi per servizi» (- € 37,8 milioni), essenzialmente riconducibili alla riduzione dei costi energetici (carburanti -17,8%, gas -52,5%, energia elettrica -41,6%) ed ad un minor assorbimento dei costi delle materie prime (- €8,6 milioni). Sono diminuiti anche i costi del personale (- € 15 milioni), differenza dovuta in gran parte al diverso perimetro dell’attività svolta dalla Società.
E da un punto di vista patrimoniale, l’azienda ha rafforzato il valore del patrimonio netto, che è incrementato di € 40,8 milioni, riducendo al tempo stesso il valore dei debiti di € 122,7 milioni e determinando alla fine dell’esercizio 2023, un valore delle disponibilità liquide di € 46,3 milioni”.
“La chiusura del bilancio Atac con 11 milioni di utile è una grande notizia per la città di Roma e per l’azienda che sta proseguendo sulla strada del risanamento dopo l’uscita dal Concordato”, dichiara l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè. “Il lavoro portato avanti in questi due anni e mezzo per il quale ringrazio il management e tutti i lavoratori – aggiunge Patanè – sta portando i frutti sperati. Ora dobbiamo continuare su questo percorso virtuoso aumentando l’efficienza, la qualità e la quantità di chilometri del servizio di trasporto pubblico. Stiamo dimostrando serietà e determinazione, speriamo – conclude Patanè – che le autorità sovraordinate ripaghino questi sforzi con una rimodulazione del Fondo Nazionale trasporti cha dia a Roma il giusto compenso e la aiuti servire più capillarmente la città”.
“Avevamo la coscienza, visto l’andamento positivo dei parametri della gestione, che le possibilità di chiusura in utile degli esercizi annuali fossero alla portata, così come è avvenuto già dalla chiusura del bilancio 2023 – ha sottolineato il direttore generale di Atac Alberto Zorzan – e siamo molto soddisfatti, soprattutto perché il necessario risanamento economico si sta accompagnando con il costante miglioramento delle performances produttive e di servizio. Del resto il grande lavoro che stiamo svolgendo e gli impegni che ATAC ha assunto sia sul piano gestionale e degli investimenti nel rinnovo delle infrastrutture di trasporto e delle flotte inizia a produrre i propri frutti. Siamo certi che la stabilità economica sia il giusto viatico per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi posti alla base del Piano Industriale, proiettato sul quadriennio, che ATAC ha adottato”.
Il presidente di Atac Giovanni Mottura ha ricordato che “sono stati anni difficili per il settore del TPL e in particolare per ATAC, che si è trovata a gestire la risoluzione di una complessa crisi di impresa con le enormi difficoltà scaturite dalla pandemia e dall’impennata dei prezzi dovuta ai recenti conflitti. Nel novembre 2023 il Tribunale di Roma ha sancito la definitiva uscita di ATAC dalla procedura di concordato preventivo, a riprova della resilienza della Società che, con il supporto del Socio Roma Capitale, ha fatto fronte a tutte le obbligazioni verso i creditori. Terminata la fase emergenziale e riconquistata sul campo la stabilità economica e finanziaria, è adesso tempo di proiettare la Società in una nuova fase, quella del consolidamento del proprio ruolo di azienda leader del settore per dimensione e competenza. Il primo fondamentale passo è quello della stipula del nuovo contratto di servizio quadriennale che ci auguriamo possa avvenire presto”.
(comunicato stampa)