Il Commissario straordinario di governo nella relazione presentata al Mit prospetta un taglio a causa della lievitazione dei costi.
Secondo quanto riportato oggi da diversi organi di stampa locali il progetto per la linea 2 della metropolitana torinese dovrà essere “rimodulato”. Nella relazione presentata in queste ore al Mit il commissario straordinario Bernardino Chiaia ha proposto la rimodulazione dell’intervento al fine di “garantirne la realizzazione per lotti funzionali con le risorse disponibili a legislazione vigente”.
Le modifiche proposte dal commissario contemperano la necessità di garantire la copertura dei costi, aumentati del 36% a causa del caro materiali rispetto all’approvazione del PFTE (Progetto di fattibilità tecnico ed economica) ottemperando alle richieste del Ministero.
Per la linea 2 si tratta di un robusto ridimensionamento: le fermate passano a 13 a 10. Le stazioni previste dal primo lotto funzionale proposto, che si conferma andrà da Rebaudengo a Porta Nuova, saranno 10 con la prospettiva di proseguire poi, con nuovi finanziamenti, fino al Politecnico. Restano centrali nel progetto le tre fermate ubicate lungo il Trincerone ferroviario (Via Gottardo/Via Sempione) nella zona nord della città, da cui partiranno i lavori, e la possibilità futura di realizzare lo sfiocco verso San Mauro; la stazione Corelli sarà spostata di cento metri verso est e accorpata alla stazione Cimarosa per dare vita alla nuova fermata Corelli/Tabacchi, garantendo un servizio efficiente al futuro polo della ex Manifattura Tabacchi.
Nel riepilogo del Progetto Definitivo si evidenzia che l’investimento totale ammonta a 1 miliardo e 828 milioni di euro. Le prime gare verranno bandite entro l’estate di quest’anno mentre l’avvio della realizzazione dell’opera è previsto entro la fine del 2025.