Nel consueto rapporto di Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, il mese di settembre fa registrare un -33% per il mercato degli autobus urbani.
Nel rapporto diffuso in queste ore da ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, sull’andamento del mercato degli autocarri, dei veicoli trainati e degli autobus, il settore dei mezzi destinati al trasporto delle persone con ptt superiore a 3.500 kg totalizza a settembre ’24 399 nuove unità, con un decremento del 33,3% rispetto a settembre 2023. Nel nono mese dell’anno, con un’inversione di tendenza, tutti i comparti registrano un andamento negativo: calano a doppia cifra gli autobus adibiti al TPL (-41%), gli autobus e midibus turistici (-35,7%) e i minibus (-30,1%), mentre presentano una flessione più contenuta gli scuolabus (-2,2%).
Nei primi nove mesi del 2024, i libretti di autobus rilasciati sono 4.800 (+21% rispetto a gennaio-settembre 2023). Nel cumulato tutti i segmenti mantengono invece una variazione positiva: +114% i minibus, +36,9% gli autobus e midibus turistici, +13,1% gli scuolabus e +5,6% gli autobus adibiti al TPL.
“Come nel mese precedente, anche a settembre il mercato degli autobus registra una pesante flessione a doppia cifra – afferma Andrea Rampini, Presidente della Sezione Autobus di ANFIA.
L’auspicio di ANFIA è che in legge di bilancio possano esserci risorse dedicate al rinnovo del parco autobus oltre alle già citate richieste di concludere la rendicontazione del primo quinquennio del PSNMS – Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile e ampliare la finanziabilità degli autobus ibridi (HEV) per l’extraurbano”.
Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 24,5% a gennaio-settembre 2024 (contro il 13,9% dei primi nove mesi del 2023), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 23,6% (19,8% a gennaio-settembre 2023).
A livello territoriale, infine, nei primi nove mesi del 2024 le immatricolazioni si mantengono in crescita in due aree geografiche su quattro, con un rialzo a doppia cifra nel Centro (+57,6%) e nel Sud e isole (+46,4%), mentre calano del 3,8% nel Nord-Ovest e del 19,8% nel Nord-Est.