L’assessore capitolino ai trasporti ha illustrato la road map della futura linea D.
“Nel 2025, se tutto va come dove andare, vorremmo iniziare i sondaggi della metro D certamente sulle prime fasi funzionali, ma anche su tutta la linea, perché vorremmo presentare un Progetto di fattibilità tecnica ed economica nel più breve tempo possibile e quanto più unitario e complessivo possibile”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, intervenendo nei giorni scorsi in Commissione capitolina Mobilità sul progetto e la realizzazione della quarta linea della metropolitana capitolina.
“Noi crediamo che svolta una primissima fase nella quale facciamo il grosso del lavoro e scartiamo le cose impossibili da fare, perché insostenibili, potremmo iniziare a fare sulle invarianti dei sondaggi, che sono la cosa più importante per poi procedere al Documento di indirizzo alla progettazione e quindi al Progetto di fattibilità tecnica ed economica.
La metro D avrà un percorso lungo circa 30 chilometri e sarà dotata di 30 stazioni, tra i due capolinea Nomentana Gra e Vigna Murata. La prima tratta T1 va da Nomentana Gra a Nemorense, la T2 da Nemorense a Vigna Murata. “Il tracciato su cui stiamo ragionando è quello inserito nel Piano urbano della mobilità sostenibile”, ha spiegato Patanè.
Si tratta di una metropolitana con treni lunghi 70 metri e con una capacità fino a 750 passeggeri, con passaggi ogni 90-120 secondi e una portata di 20.000 passeggeri all’ora per direzione.
A oggi Roma Metropolitane, a cui è stato affidato il compito di verificare le condizioni del progetto del 2010, ha dato “mandato di trovare un deposito per i treni a nord e un altro a sud della linea”, ha precisato l’assessore.
A oggi è stata svolta una revisione dettagliata sulla prima tratta. “Per noi dovrebbe arrivare a Nemorense – ha precisato l’assessore – dove abbiamo lo spazio sotterraneo per consentire ai treni di tornare indietro a Nomentana Gra ,dove ci sarebbe il deposito. La T1 passa per Talenti e alla quinta fermata incrocia la B1 a Jonio mentre a Val d’Ala incrocia l’anello ferroviario e va a Nemorense. Sono 9 chilometri di metropolitana”.
Sulla seconda tratta T2 invece ci sono ancora diversi dettagli da definire: si va verso l’eliminazione della fermata San Silvestro al centro storico, per la presenza di beni archeologici, mentre lo scambio con la metro A inizialmente ipotizzato a Spagna dovrebbe invece essere spostato a Barberini. Lo snodo con la metro C resta confermato a Venezia, dal momento che la nuova stazione in costruzione è già predisposta in questo senso. “Da lì poi la linea va verso Trastevere e via Ippolito Nievo, per lo scambio con la stazione ferroviaria Trastevere e dopo arriva ad Eur Fermi, da qui in poi ancora si stanno facendo approfondimenti ma i punti fermi, secondo noi, sono l’incrocio con la metro B a Eur Magliana e quello con le Ferrovie di Stato a Villa Bonelli”. Il vecchio progetto del 2010 contemplava un investimento di 3,5 miliardi in project financing con Condotte, a oggi il tracciato ipotizzato ha un costo intorno ai 9 miliardi di euro.
(fonte:romamobilita.it)