Politiche inclusive

Arriva Italia ottiene la certificazione per la parità di genere

Arriva Italia ottiene la certificazione per la parità di genere

Sempre più donne nelle Driver Academy, mentre il gap salariale tra gli autisti è sotto all’1%.

Arriva Italia ha conseguito la Certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022, un riconoscimento delle iniziative adottate dal Gruppo per ridurre il divario di genere in azienda. Questo traguardo attesta l’impegno dell’azienda nel garantire pari opportunità di crescita, equità salariale, politiche inclusive per la gestione delle diversità di genere e misure a tutela della maternità.

“Siamo orgogliosi di questo prestigioso riconoscimento. La certificazione dimostra l’efficacia delle nostre politiche in tema di parità di genere, anche considerando come il settore dei trasporti sia storicamente a prevalenza maschile. Non un traguardo, ma un punto di partenza da cui ambire a fare sempre meglio. I numeri non sono ancora al livello che vorremmo raggiungere, ma stiamo lavorando con impegno per avvicinare sempre più donne alla professione di autista, superando gli stereotipi che associano determinati ruoli esclusivamente agli uomini. Nelle ultime edizioni dell’Arriva Academy, il programma di formazione per nuovi autisti, abbiamo registrato l’iscrizione di 19 donne. Questo è il percorso che vogliamo continuare a seguire.” ha affermato Angelo Costa, Amministratore Delegato di Arriva Italia.

La presenza femminile nell’organico di Arriva Italia è in rapida crescita. Per quanto riguarda le donne tra gli autisti, queste sono 89, pari all’8% del totale. Il divario retributivo di genere per questa categoria è inferiore all’1%. Attualmente, la maggior parte delle autiste lavora a Roma, dove Arriva gestisce un servizio di trasporto scolastico per studenti con disabilità, contando ben 42 donne alla guida. Nelle altre città, i numeri sono più contenuti, ma l’obiettivo è aumentarli costantemente, anche attraverso le nuove edizioni dell’Arriva Academy. Al momento, le autiste donne sono 2 ad Aosta, 12 a Bergamo, 14 a Brescia, 4 a Cremona e 15 a Torino.

Per quanto riguarda invece i livelli dirigenziali tra i sei “responsabili unità organizzativa”, la rappresentanza femminile ha raggiunto il 50%.

Tra le iniziative che Arriva Italia continuerà a portare avanti si segnalano piani di reclutamento che favoriscano e valorizzino le diversità, procedure di selezione del personale neutre rispetto al genere, programmi di formazione specifica sulla prassi PdR 125:2012 e monitoraggio sulla parità salariale.

Arriva Italia, a partire dalle linee guida del gruppo internazionale di cui fa parte, affronta le tematiche di Diversity & Inclusion con una governance chiara. A livello di Gruppo, infatti, è stata definita l’Arriva Inclusion Strategy e sono stati costituiti i GAIN (Global Arriva Inclusion Network), che rappresentano la voce dei dipendenti e il motore del cambiamento. Arriva Italia ha istituito la figura del Diversity & Inclusion Manager con l’obiettivo di attuare la strategia aziendale e favorire il necessario cambiamento culturale all’interno dell’organizzazione, a tutti i livelli, e all’esterno nelle relazioni con i passeggeri.

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