Al via il collaudo dei bus Solaris Urbino 12 hydrogen dotati di celle a combustile.
E’ arrivato a Ferrara, nella giornata di mercoledì 23, il primo carico di idrogeno per i 12 autobus ibridi. Una nota del Comune ha spiegato che “si tratta di un collaudo necessario e tra le ultime fasi del percorso che intende rendere più green la mobilità a Ferrara: oggi infatti, per la prima volta l’idrogeno viene immesso all’interno dell’impianto, al posto dell’azoto usato in precedenza per collaudare la nuova struttura di rifornimento di via Trenti 32, nell’area ex Ecosfera”.
L’assessore comunale alla Mobilità Stefano Vita Finzi Zalman ha sottolineato che “la tecnologia legata all’utilizzo dell’idrogeno per alimentare i bus cittadini si è affacciata all’attenzione della mobilità pubblica nel nostro Paese grazie alle possibilità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile”.
“Ferrara – ha aggiunto Zalman – ha fin da subito colto anche queste occasioni, per rendere più green e più sostenibile il trasporto pubblico locale. Quello avvenuto oggi è il primo carico di idrogeno nell’impianto di Ferrara, ovvero il penultimo passo prima di mettere in esercizio il distributore a tutti gli effetti. Dopo questi ultimi collaudi, i 12 nuovi mezzi potranno fare rifornimento ed entrare in funzione, circolando per le vie cittadine come previsto entro l’estate”.
Il progetto del Comune di mobilità urbana sostenibile con gli autobus a idrogeno, predisposto da Tper in accordo con Ami, è finanziato da fondi Pnrr e Psnms. Le risorse sono state utilizzate per l’acquisto di 12 mezzi a emissioni zero elettrici, alimentati a idrogeno e dotati di fuel cell per la trazione (bus fuel cell a idrogeno di Tper, Solaris Urbino 12 hydrogen), per realizzare le relative infrastrutture di manutenzione e di rifornimento della nuova flotta di autobus alimentati a idrogeno.
Sul piano ecologico, “l’attivazione del nuovo servizio – ha aggiunto Zalan – è altamente green e interamente a emissioni zero: combinando idrogeno e ossigeno atmosferico in presenza di un catalizzatore, quindi senza combustione termica, la cella a combustibile genera l’elettricità necessaria ad azionare un motore elettrico, producendo vapore acqueo come unica emissione. Gli autobus a idrogeno, infatti, utilizzano celle a combustibile in cui l’idrogeno reagisce con l’ossigeno, generando elettricità e vapore acqueo”.
Dal punto di vista tecnico l’energia prodotta dalla reazione dell’idrogeno alimenta i motori elettrici nelle ruote, mentre l’eccesso viene immagazzinato nella batteria e usato in fase di accelerazione. In frenata, i motori producono corrente, riducendo il consumo di idrogeno. Questo sistema dunque emette solo vapore e calore, senza inquinanti, garantendo una mobilità pulita e sostenibile. La cella a combustibile da 70 kilowatt (alimentata da cinque serbatoi con una capienza di 37,5 ciascuno) consente una percorrenza superiore a 350 chilometri con un singolo pieno.