Spending Review: Della Valle, mandiamo a casa gente come Moretti

Della Valle: “A casa gente come Moretti”

Della Valle: “A casa gente come Moretti”

Non accenna a placarsi la polemica sui compensi dei manager pubblici innescata dalle dichiarazioni dell'a.d. di Ferrovie Mauro Moretti. Contro Moretti arriva la 'bordata' di Diego Della Valle, patron della Tod's e socio di Ntv, concorrente diretto dell'ex monopolista ferroviario, che chiede a Moretti di "andarsene a casa"

Roma (AGI) – "Se vogliamo davvero cambiare l'Italia e riportare al centro dell'attenzione gli interessi ed i bisogni dei cittadini e non quelli delle vecchie corporazioni, gente come Moretti deve essere mandata a casa subito e con determinazione". Cosi' il patron di Tod's e socio NTV Diego Della Valle interviene nella polemica dopo le affermazioni dell'ad di Fs Moretti secondo cui un taglio agli stipendi dei manager li invoglierebbe ad andare all'estero.
"Se Moretti avesse il coraggio e la dignita' di andarsene, troverebbe milioni di Italiani pronti ad accompagnarlo a casa: sono tutti i viaggiatori costretti a viaggiare con tanti disagi sui treni delle ferrovie Italiane, costretti a subire ritardi ingiustificati, a viaggiare su treni vecchi, ad usare stazioni decrepite e poco sicure, senza nessun rispetto per la loro dignita'.   Spetta a loro, infatti, il diritto di giudicare come le Ferrovie dello Stato sono gestite" afferma Della Valle proseguendo: "E' ora di alzare il velo sulle Ferrovie dello Stato e su Moretti, per capire perche' la politica e' succube di questo signore.   Bisogna fare chiarezza su tutti i rapporti che intercorrono fra le Ferrovie, Moretti e i politici che,tranne qualche rara eccezione, sono completamente appiattiti su di lui, permettendogli di fare tutto quello che vuole".
"Se vogliamo davvero cambiare l'Italia e riportare al centro dell'attenzione gli interessi ed i bisogni dei cittadini e non quelli delle vecchie corporazioni, gente come Moretti deve essere mandata a casa subito e con determinazione.
Con chiarezza ed onesta', va fatto sapere ai cittadini quanto costa loro mantenere una societa' come le Ferrovie dello Stato e se e' giusto pagare a Moretti lo stipendio che percepisce, a fronte dei servizi che fornisce a chi viaggia" conclude l'imprenditore.   E sul tema, in serata, interviene anche il premier Matteo Renzi. "Resisteranno a parole" dice dei manager, "ma poi ovviamente è naturale che le cose cambino: non è possibile che l'a.d. di una società guadagni 1.000 volte in più dell'ultimo operaio, torniamo ad un principio di giustizia sociale. Noi non molliamo".   Posizione ribadita dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "Il problema in termini generali esiste" ha detto, puntando il dito sui "bonus" sui quali "bisognerebbe tornare a discuterne perché hanno prodotto effetti gravi sulle stesse imprese".   Quanto alla legge che fissa un tetto per i manager pubblici Poletti ha sottolineato che "va applicata, se non ha avuto effetto bisognerà intervenire".   Un "consiglio" (anche se "lui fa sempre di testa sua"), a Moretti lo da invece Guglielmo Epifani. "Si deve tagliare lo stipendio" e "non dia soddisfazione ai tanti che non lo vogliono piu' a guida delle Fs". Perchè – secondo l'ex segretario di Pd e Cgil – "il suo valore sul mercato è alto, ma la domanda che arriva dal Paese è di sobrietà e anche chi ha grandi responsabilità deve sottostarvi".   Mauro Moretti intanto ha fatto una sorta di marcia indietro, viste le polemiche suscitate dalle sue parole nell'opinione pubblica: ha infatti detto che personalmente lui è anche disposto a lavorare gratis, ma sono i suoi collaboratori che hanno un costo molto alto. E Lupi, durante una intervista con radio Capital, non ha perso l'occasione: "Pronto a lavorare gratis? Ne sono molto contento". ha detto. 

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