Parte dalla coalizione di Bersani e Vendola lo Speciale Elezioni 2013 di Clickmobility.it

Tpl, le idee della politica – Il centrosinistra

Tpl, le idee della politica – Il centrosinistra

Quale attenzione al trasporto pubblico locale riservano i programmi delle coalizioni impegnate in campagna elettorale? Quale ruolo ha il tpl nelle idee di Bersani, Berlusconi, Monti, Ingroia, Grillo e Giannino?

Da oggi fino alla due giorni del voto, Clickmobility.it dedicherà uno spazio speciale alle posizioni in materia trasporti di tutte le coalizioni in campo e dei principali partiti che si presentano alle Elezioni 2013. Prima puntata di questo viaggio nei programma delle forze politiche, il centrosinistra guidato da Pierluigi Bersani.   "Una delle scelte prioritarie del prossimo Governo dovrà essere quella di dare garanzia di finanziamenti e di finanziamenti consistenti al tpl, perché al centro dei nostri pensieri sul trasporto – delle persone in questo caso – sono i pendolari". Pensieri e parole di Matteo Mauri, responsabile nazionale ai trasporti per il Partito Democratico, primo attore intervistato da Clickmobility.it per lo Speciale Elezioni 2013 con cui passeremo in rassegna idee, programmi e soluzioni sul tema trasporti delle diverse forze politiche in campo in vista del voto del 24 e 25 febbraio.   Mauri, 42 anni, attualmente capogruppo PD in Consiglio provinciale a Milano e già assessore della Giunta di centrosinistra alla guida della provincia fino al 2009, denuncia la crisi del tpl in tutta Italia dovuta ai tagli che hanno messo in difficoltà aziende e amministrazioni, proponendo come temi centrali "la qualità e l'efficienza del servizio per i pendolari, la certezza dei finanziamenti e la garanzia nel tempo per le aziende, il rinnovo dei mezzi di trasporto".   Secondo il responsabile nazionale ai trasporti del PD un servizio di trasporto pubblico efficente permetterebbe di decongestionare la città e diminuire l'inquinamento, per questo "occorre procedere a un cambiamento culturale" cogliendo l'opportunità offerta dalla crisi economica "che sta spingendo a un maggior uso del trasporto pubblico", per dimostrare che il tpl funziona e se efficiente conviene.   In tema liberalizzazioni del settore, "l'obiettivo deve essere un trasporto più efficiente ed economico – sottolinea Mauri – lanciare gare per l'assegnazione del servizio in molti casi può essere utile in questo. (…) Ci sono delle esperienze in cui il pubblico in senso stretto funziona bene ma non mi priverei dell'opportunità, dove utile, di procedere alle liberalizzazioni".   Per quanto riguarda la ripartizione dei fondi destinati al tpl: "Le regioni non sono tutte uguali: a fronte dei tagli alcune hanno operato in maniera seria e lungimirante (come Emilia Romagna e Toscana), altre hanno tirato a campare. Ognuna deve fare la sua parte e seguire le regioni più virtuose nel razionalizzare i costi e ottimizzare il servizio".   Un ultimo appunto Mauri lo riserva alla mobilità sostenibile. "Questi temi saranno il futuro – afferma – ma dovrebbero essere il presente. L'Italia è indietro perché la Fiat è molto indietro, ad esempio: c'è uno spazio immenso in quest'ambito e quindi bisogna finanziare ricerca e innovazione. Bene il car pooling, ancor meglio il car sharing e l'auto elettrica".    
    Sul sito ufficiale del Partito Democratico è presente il programma dei democratici e dei progressisti che si limita ad un generico accenno alla "mobilità sostenibile", mentre nel dettaglio delle proposte programmatiche approvate alle Assemblee Nazionali si trova il programma sulla mobilità del PD approvato a Varese nel 2010 del quale selezioniamo alcuni passaggi:
 
La grande sfida culturale che il PD deve porre è quella di considerare finalmente il trasporto delle persone e delle merci quale fattore decisivo per il rilancio economico, occupazionale e industriale del nostro Paese nonché quale effettivo volano per una compiuta conversione ecosostenibile degli assetti logistici e infrastrutturali dell’Italia.

Il TPL è la colonna vertebrale del sistema della mobilità delle persone. Su ferro, su gomma, urbano, interurbano. Un sistema che trasporta ogni giorno 15 milioni di persone. Un sistema che fa muovere l’Italia che produce, quella che crea benessere. Un sistema che fa muovere le intelligenze e le idee. Un sistema che garantisce non solo la mobilità fisica ma anche che facilita la mobilità sociale. Il sistema più economico ed equo, quello che favorisce la giustizia sociale e perciò l’emersione del merito.

Ma siamo molto lontani dalla condizione ideale. Tante sono le lacune e i problemi. E molto differente è la copertura del territorio nazionale e i livelli di efficienza.

Pensiamo per esempio al sistema ferroviario. La più grande opera infrastrutturale degli ultimi 20 anni è stata l’Alta Velocità. Ha rappresentato, pur tra problemi e criticità, un vero punto di svolta nel trasporto su ferro. (…) Non dobbiamo mai dimenticarci però che sull’AV viaggia il 5% del totale dei passeggeri che ogni giorno usano il treno.

Per il restante 95% il servizio è progressivamente peggiorato, fino ad arrivare in più occasioni sotto la soglia della decenza.

Carrozze spesso insufficienti o vecchie e malandate. Gravi e cronici ritardi e cancellazioni che condizionano quotidianamente la qualità della vita delle persone. Una situazione la cui gravità è dimostrata dalle proteste sempre più estese ed organizzate dei comitati di pendolari. (…)

In poche parole: molto sarebbe da migliorare, sia nel trasporto su gomma che in quello su ferro. E il percorso intrapreso, ma lontano dall’essere completato, di progressiva liberalizzazione ha preso le mosse proprio dall’obiettivo di efficientare il sistema.   A fronte di queste osservazioni il PD propone le seguenti proposte:  
Finanziare il rinnovo del parco mezzi su ferro e su gomma (di due anni più vecchio della media europea) in modo da garantire più affidabilità, confort e compatibilità ambientale, anche nell’ottica di sviluppare il trasporto in sede propria …

Investire sulla rete e sulla tecnologia per far diventare concreta l’Alta Capacità, in modo da aumentare la frequenza dei treni e da garantire un servizio migliore. …

Favorire l’ingresso di operatori privati italiani e stranieri.

Sviluppare intorno al Sistema dell’Alta Velocità/Capacità un articolato sistema di trasporto su breve e media distanza che utilizzi al meglio le numerose tracce rimaste libere

Favorire le iniziative di partnership o di aggregazione tra operatori sia ferroviari che automobilistici

Ampliare il territorio di competenza su cui erogare il servizio integrato di TPL per migliorare le economie di scala delle Aziende ed avere, sempre nell’ambito della concorrenza per il mercato, una maggiore efficienza ed economicità

Estendere i sistemi tariffari integrati regionali, che permettono ai viaggiatori di usare i diversi modi di trasporto, autobus urbani ed extraurbani, treni regionali e locali, su tutto il territorio della regione, con lo stesso titolo di viaggio

Favorire il coinvolgimento degli utenti nell’organizzazione del servizio di trasporto pubblico in una logica di confronto costruttivo

Lavorare fattivamente per il varo dell’Agenzia per la Sicurezza, che deve essere condotta rapidamente a regime e messa in condizione di funzionare   La posizione del PD sul tpl è stata anche divulgata attraverso un volantino dedicato.     
Nel programma del principale alleato del PD nella coalizione del centrosinistra, Sinistra Ecologia e Libertà, il trasporto pubblico locale è ampiamente presente nel programma per le elezioni del 2013 pubblicato sul sito ufficiale.
Questi alcuni passaggi:     Trasporti e mobilità sostenibile sono aspetti cruciali della nostra proposta di riconversione ecologica. Per le ricadute immediate in termini di emissioni clima alteranti e per l’impatto sulla qualità della vita di ogni singola persona, nonché su quella del territorio urbano e delle nostre città.

Per noi valorizzare il trasporto pubblico vuol dire offrire una risposta concreta alla crisi in corso. Partiamo da una situazione nella quale il settore dei trasporti, quello pubblico in particolare, affianca al suo storico deficit strutturale gli arretramenti arrecati dai tagli che si sono susseguiti in questi ultimi anni, tra leggi finanziarie e patti di stabilità che lo hanno praticamente azzerato.

Inoltre, le privatizzazioni delle più importanti aziende di trasporto pubblico hanno finito per peggiorare sia il rapporto tra tariffe e qualità, sia la distribuzione geografica dei servizi offerti. Basti pensare a Trenitalia e al taglio dei treni, concentrato particolarmente al Sud, e ha portato all’eliminazione di molti treni, in specie notturni ed economici, nord-sud e viceversa. La sfida della mobilità sostenibile si gioca principalmente nelle grandi aree urbane, dove si concentrano i 2/3 della domanda degli spostamenti.
Occorrono politiche di mobilità urbana sostenibile che si attuano investendo in finanziamenti mirati allo sviluppo di politiche di mobility management; rifinanziando la legge (211/92) per il trasporto rapido di massa;
aumentando gli spostamenti sul trasporto pubblico urbano almeno del 30%;
mettendo a disposizione biciclette per uffici pubblici, studenti, aziende;
promuovendo (con una legge ordinaria nazionale) i servizi innovativi di mobilità come i taxi collettivi e il bus a chiamata, il car-sharing e il car-pooling, la mobilità ciclistica e pedonale in ambito urbano;
pianificando parcheggi di scambi periferici alla città per persone e merci;
puntando ad una riconversione del parco mezzi (auto e bus) da benzina e gasolio a biocarburanti;
promuovendo una legge quadro sui trasporti e i tempi delle città che armonizzi i mezzi di trasporto con scuole, aziende, uffici pubblici con i tempi delle donne. …

Occorre incrementare il trasporto pendolare attraverso il ripristino e l’aumento delle risorse per il trasporto pubblico regionale con l’acquisto di almeno mille nuovi treni per i pendolari.
Bisogna inoltre attuare politiche per la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e di chi viaggia attraverso un’accurata opera di manutenzione dei sistemi di sicurezza ferroviari.

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