Giovedì 10 aprile convegno di lancio del progetto “I-NO FAR ACCESS", investimenti a favore della mobilità in aree periferiche e/o di utenti svantaggiati

Livorno: “Mobilità in aree periferiche e servizi agli utenti deboli del Tpl”

Livorno: “Mobilità in aree periferiche e servizi agli utenti deboli del Tpl”

Programma cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, con il patrocinio di Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Autonoma della Sardegna, Collectivé Territoriale de Corse, Provincia di Livorno

Con l’occasione del lancio del progetto transfrontaliero I-NO FAR ACCESS, di cui la Provincia di Livorno è capofila e che si pone l’obiettivo di migliorare l’accessibilità dei territori più deboli, organizziamo un convegno la mattina del 10/04/2014 a Livorno, nel corso del quale possano emergere spunti sul come il TPL può diventare uno dei fattori di sviluppo economico-sociale nel futuro dell’Italia, data l’importanza del settore in termini di occupazione diretta e indotta, di impatto per le imprese e per le famiglie.  Perché ciò accada il TPL deve rispondere alle esigenze degli utenti attuali e potenziali.   Il TPL deve riposizionare la propria immagine ponendosi come una via ad un moderno stile di vita che porti ad una condizione di vita migliore, libera, dinamica, attiva, moderna e tecnologica.  L’intervento pubblico (regolazione e finanziamento) è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.   Stiamo attraversando un periodo di profondi cambiamenti con un disegno di legge per il settore in preparazione, l’avvio dell’operatività della Autorità di Regolazione, l’attuazione dei costi standard all’orizzonte.    L’obiettivo molto ambizioso di questo evento è quello di far emergere criticità e opportunità in modo che i decisori possano appunto “decidere” con maggior consapevolezza; tra questi sicuramente il potenziale utilizzo dei fondi europei, sia come risorsa finanziaria a cui poter accedere, sia come sperimentazione di buone pratiche, nuove tecnologie e modalità di trasporto innovative.   SPUNTI PER LA DISCUSSIONE    1. L'IMPORTANZA DEL TPL IMPATTO ECONOMICO, SOCIALE E AMBIENTALE    Si intende approfondire come si inserisce il settore del TPL all’interno del quadro macroeconomico nazionale, come partecipa alla creazione di valore aggiunto, quale è il suo peso nelle politiche sociali e ambientali.    I NUMERI: Circa 1.100 aziende, circa 116.500 addetti, circa 1,9 miliardi di chilometri annui, circa 5,4 miliardi di passeggeri annui, oltre 8 miliardi di euro di Fatturato, oltre 50.000 mezzi (90% autobus) GLI IMPATTI: Impatti sulle imprese; impatti sull’occupazione; Impatti sui risparmi delle famiglie; Impatti sul valore immobiliare.   LA SOSTENIBILITA’ DEL TPL   a. ATTRATTIVITÀ – RISPOSTA ALLE ESIGENZE DELL’UTENZA Il TPL deve riposizionare la propria immagine ponendosi come una via ad un moderno stile di vita che porti ad una condizione di vita migliore, libera, dinamica, attiva, moderna e tecnologica.   TEMI CONNETTIVITA' (aree DEBOLI, aree FORTI) COMFORT PRM (Persone a ridotta mobilità) ITS (Intelligent Transport System)   b. INTERVENTO PUBBLICO   i. REGOLAZIONE Disegno di Legge in preparazione, Ruolo Autorità dei Trasporti, Ruolo Enti nelle aziende, “Cattura del Regolatore”, etc. ii. FINANZIAMENTO Risorse per servizi e investimenti, etc. iii. COSTI STANDARD Quale modello, impatto sulle aziende, impatto sul personale del settore, etc.   DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO I-NO FAR ACCESS   Il progetto prevede lo sviluppo di tutte le potenzialità derivanti dalle sperimentazioni e dalle realizzazioni più significative svolte nel progetto di origine, attraverso investimenti materiali ed immateriali rivolti a facilitare l’accessibilità ai servizi da parte di soggetti a ridotta mobilità (PMR) ed, in generale, della popolazione residente in aree periferiche e svantaggiate. Gli investimenti materiali riguardano l’acquisto di attrezzature e di sistemi informatici per la gestione di procedure rivolte alla gestione ed al controllo della sosta riservata ai soggetti disabili in città di medie dimensioni (Provincia di Livorno: Rosignano M.mo e Piombino; Provincia della Spezia: Comune di Lerici) così come il miglioramento dell’accessibilità fisica e della sicurezza di infrastrutture stradali e dei punti di servizio e fermate del Trasporto Pubblico (Provincia della Spezia,Provincia di Massa Carrara e Provincia di Lucca).   E’ poi previsto l’acquisto di minibus ed autovetture oltreché di software (Provincia di Livorno, Provincia di Cagliari, ConseilGénéral de Corse du Sud) a supporto delle procedure da dedicare all’organizzazione innovativa di sistemi di trasporto più funzionali ed efficienti (come ad esempio il servizio a domanda e a prenotazione) per i bisogni di un’utenza debole che non trova una risposta nelle tradizionali forme di servizio pubblico e, per tutta la durata del Progetto,un’ attività di disseminazione culturale e informativa all’interno dei territori coinvolti e non. Si ritiene infatti, che in questa fase di evoluzione e di maturità rispetto al progetto originario, le attività di comunicazione che affiancheranno il progetto NO FAR ACCESS debbano acquisire un significato più ampio e determinante: quello di “dissodare” il terreno, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti (standard AA 1000 SES) e quello di “disseminare” i risultati raggiunti, ovvero spargere sui territori i semi che garantiranno durabilità e continuità ai risultati del progetto stesso. Solo un processo di comunicazione che superi la dimensione “a una via” e si apra a forme di comunicazione “a due vie” può garantire oltre al passaggio dell’informazione, l’avvio del consolidarsi di una cultura dell’accessibilità e una crescente consapevolezza dei bisogni di un’utenza ampliata.   Ciò potrà concretizzarsi solo grazie al coinvolgimento delle parti pertinenti nella fase di sperimentazione dei servizi innovativi, al trasferimento delle conoscenze dai soggetti esperti agli “utilizzatori”, alla sensibilizzazione sui territori coinvolti, alla ricerca di sinergia con progetti europei affini attraverso lo scambio e la diffusione di buone pratiche. Sono considerati destinatari della “disseminazione” tutti i soggetti coinvolti nel progetto, ovvero le fasce fragili della popolazione ed i soggetti disabili, i soggetti a ridotta mobilità e la popolazione residente nelle aree periferiche, nonché gli operatori del territorio sia gli operatori economici, che quelli della conoscenza presenti nelle agenzie formative.   Per il coinvolgimento di questi attori sulle intenzioni del Progetto NO FAR ACCESS prima e sulle sue operatività poi, si costruirà un Piano Operativo della Comunicazione (POC) che definirà tutti i passaggi necessari a supportare il Progetto stesso. La somma delle esperienze complessive dei partner permette così di sperimentare un approccio globale e completo alle esigenze di coesione sociale dell’area, portando a sistema i bisogni dei soggetti deboli (dalla prenotazione del servizio, all’utilizzo di infrastrutture accessibili e sicure per il movimento e per la sosta) e collocando le risposte nell’ambito dei poteri di intervento delle realtà amministrative locali (dall’eliminazione delle barriere architettoniche, alla pianificazione del trasporto pubblico locale).

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