Trasporti e disabili. L'assessore regionale umbro Rometti avverte: “l’80% dei servizi ferroviari regionali interni è accessibile alle persone con disabilità motoria”, E non più tardi di tre mesi fa, la Regione aveva destinato 930mila euro per l’applicazione di tariffe speciali a favore di persone disabili "che usufruiscono dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale"
Accedere ai mezzi senza ostacoli e senza barriere. Poter conoscere come gli altri, orari, provenienze, destinazioni dei mezzi. Poter identificare il mezzo in arrivo, la fermata di discesa, le eventuali variazioni provvisorie di percorso. Muoversi liberamente sui mezzi. Essere liberi da disagi supplementari o da umiliazioni quando si usa il servizio di assistenza in particolare nelle stazioni e negli aeroporti. Dovrebbero essere “conquiste scontate” di un Tpl alla portata di tutti – affermava il mese scorso a Clickmobility Mario Barbuto, presidente dell’Uic, l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – ma in diverse realtà sono “pura utopia”, continuava Iacopo Melio – giovane disabile di Lazzeretto, lo studente universitario che ha ideato la campagna social sul tema disabilità e trasporti a cui abbiamo dedicato questa nuova rubrica del nostro portale – “e i problemi sono culturali, oltre che pratici”. “Spesso si incorre nella totale assenza di rampe che permettano l’accesso ad autobus e treni, oppure quelle poche che ci sono sono maltenute e al momento del bisogno non sono funzionanti – è la denuncia di Melio – Talvolta è difficoltoso, però, anche solo arrivare alla banchina del treno o alla fermata dell’autobus, proprio per un discorso di infrastrutture non adeguate”. Per fortuna non è sempre così, e ci sono le realtà che iniziano a lavorare in maniera più decisa – e con scelte politiche ad hoc – sul problema dell’accessibilità del Tpl ai disabili. L’Umbria, ad esempio, dove “l’80% dei servizi ferroviari regionali interni è accessibile alle persone con disabilità motoria”, grazie alla messa in esercizio dei nuovi convogli introdotti dal contratto di servizio che la Regione ha stipulato con Trenitalia già dal 2009, quasi sei anni fa. Ma non solo. "I nuovi convogli di tipo “Jazz” sono attrezzati in modo da consentire autonomamente l'accesso a chi ha disabilità motorie – a sottolinearlo è l'assessore regionale umbro ai Trasporti, Silvano Rometti – e collegando le città dell'Umbria con Terontola, stazione in cui transitano treni regionali, Intercity e altri treni verso il Nord e il Sud dell'Italia, permettono anche a chi è costretto a spostarsi su sedia a rotelle di usufruire del servizio ferroviario". "Il rinnovo del materiale rotabile ferroviario – aggiunge l'assessore, in una comunicazione ufficiale del suo staff – è una delle priorità per le quali la Regione Umbria, insieme alle altre Regioni, sta sollecitando da tempo adeguati finanziamenti statali al fine di garantire la migliore qualità del servizio a tutti gli utenti. L'ammodernamento dei convogli per il trasporto ferroviario regionale, inoltre, è una delle condizioni che abbiamo posto a Trenitalia al momento del rinnovo del contratto di servizio ancora vigente". "Attualmente – dice ancora l'assessore – la Regione Umbria sta rinnovando il contratto di servizio con Trenitalia per garantire ai cittadini dell' Umbria la continuità dei servizi ferroviari e la gran parte di questi sono svolti dai nuovi treni Jazz.". Nella Carta dei Servizi 2014, allegata all'attuale contratto di servizio e consultabile sia sul sito internet della Regione sia sul sito di Trenitalia, "ci sono precisi impegni che Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana si assumono nei confronti dei passeggeri. In particolare, si legge che “Trenitalia si impegna anche a facilitare la mobilità dei viaggiatori con disabilità ed a mobilità ridotta". "È previsto un paragrafo specifico per le persone con disabilità e a mobilità ridotta dove si legge che 'dal 2011 la gestione dei servizi a terra per le persone con disabilità e a mobilità ridotta è fornita da Rfi, che ha il compito di stabilire e garantire norme di accesso nelle stazioni ed ai treni non discriminatorie per qualsiasi persona la cui mobilità sia ridotta". "Sono impegni – sottolinea Rometti – che la Regione Umbria ha chiesto di inserire e che devono essere onorati. Non va dimenticato, inoltre, che per garantire il diritto alla mobilità delle persone disabili e svantaggiate, nella nuova legge regionale sui trasporti, abbiamo previsto il raddoppio dei finanziamenti destinati alle agevolazioni tariffarie per il rispetto a 360 gradi dei loro diritti". Non più tardi di tre mesi fa, infatti, la Regione Umbria aveva confermato per il 2015 l’applicazione di tariffe speciali a favore di persone disabili e appartenenti a fasce socialmente deboli che usufruiscono dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale. “A questo scopo sono stati destinati dalla Regione oltre 930mila euro, a valere sul fondo regionale per il trasporto. Il 90 per cento, pari a circa 840mila euro è già stato ripartito tra i Comuni umbri – spiega Rometti – l’ulteriore 10 per cento sarà assegnato dopo l’approvazione del bilancio regionale”. “L’azione di aiuto alle persone con difficoltà motorie o economiche – ricorda l’assessore umbro – nella nostra realtà è già prevista da 20 anni”. Con l’approvazione della nuova legge sul trasporto pubblico, la numero 5 del 2012, l’impegno della Regione risulta essere “raddoppiato”. “L’obiettivo – spiega ancora rometti – è quello di offrire ai cittadini svantaggiati la possibilità di utilizzare, attraverso tariffe speciali, i servizi di trasporto pubblico locale e di accedere alle agevolazioni tariffarie sulla base di criteri oggettivi. Agli enti locali spetta il compito di determinare le misure delle tariffe da applicare, che potranno arrivare a consistenti riduzioni sul prezzo del biglietto, e di stipulare convenzioni con le aziende che erogano il servizio di trasporto pubblico”.